Mariangela Camocardi: “La firma italiana che fa sognare”

Ha appena finito L’altra scelta, romanzo ambientato durante la Resistenza della Seconda Guerra Mondiale

Mariangela Camocardi è nata a Verbania nell’immediato dopoguerra e ha sempre vissuto nella sua bella e amta Intra, Italia. Nel 1983 decide così di realizzare il sogno che accarezza da lungo tempo: scrivere un libro e farlo pubblicare. Il “sogno nel cassetto” si avvera, e dal primo romanzo “Nina nel tricolore”, che Mondadori pubblica nel 1986, l’autrice ha dato alle stampe altre venticinque opere sempre accolte con entusiasmo da un nutrito stuolo di lettrici appassionate dalle sue storie d’amore a sfondo storico. Il suo Twitter è @MariangelaCamoc

Por: Alberto Berenguer   Twitter: @tukoberenguer

Nel 1986 ha pubblicato il suo primo romanzo Nina del tricolore perché tre anni prima ha perso il posto di lavoro per  la crisi industriale dell’Alto Novarese. È stata questa circostanza a farla avventurare nel mondo della letteratura? Ha trovato molte difficoltà nelle sue prime esperienze come scrittore?
Anzitutto grazie per l’intervista, De Lectura Obligata. Sì, cercare di far leggere il primo romanzo è stato abbastanza difficile. Stavo quasi per gettare la spugna quando  Mondadori accettò di  pubblicare Nina del tricolore.

Nella Nina del tricolore racconta l’amore non corrisposto tra una ragazza da marito e Furio in un periodo eroico nella storia italiana. Perché ha iniziato la sua carriera con questo epoca storica?
Amo molto il Risorgimento perchè le guerre di Indipendenza hanno contribuito a  liberare  l’Italia dal dominio austriaco e borbonico trasformandola in una Nazione indipendente e unita sotto la stessa bandiera, il Tricolore, appunto.  

Dopo ha pubblicato più trenta libri, cosa ha di speciale Nina del tricolore ?
Nina del tricolore rappresenta un grande sogno realizzato, permettendomi di scrivere appunto tanti altri romanzi. Sono stata fortunata.

Un’adorabile bugiarda è ambientato all’epoca dell’occupazione francese in Italia, come funziona il processo di documentazione dei suoi romanzi? Le riesce complicato far combaciare la trama in uno specifico contesto storico?
Ho molti libri di storia da consultare e faccio anche ricerche su Google per documentarmi. Se un episodio storico mi colpisce, la trama e i personaggi vengono quasi spontanei. Mi piace la Storia e non ho mai avuto difficoltà a le mie trame nei vari periodi storici del passato. Ne sono affascinata.

I suoi romanzi hanno meravigliose atmosfere storiche e sono stati accolti dal pubblico con grande favore. Lei è un’autrice di successo seguita da tantissime lettrici. Le fa piacere avere questi ottimi riscontri dal suo lavoro? Ha ricevuto critiche negative?
Le lettrici mi scrivono per farmi i complimenti e mi commuovono. Sono amiche a cui tengo enormemente e le ringrazio anche ora, approfittando dell’intervista. Devo dire che sono fortunata anche per l’affetto e la stima che mi riservano. Certo, quale autore non riceve critiche? Quando capita faccio subito une esame di coscienza per capire dove devo migliorarmi. Le critiche sono un’opportunità di crescere professionalmente e ringrazio chi me le fa. 

Quando l’hanno definita  «La firma italiana che fa sognare»?
A definirmi così è stato il mio editor Sandrone Dazieri, scrittore di gialli e noir anche lui. Lo ringrazio sempre per questo.

Come definiresti  il tuo stile di scrittura?
Mi dicono che ho uno stile inconfondibile. Mi auguro sia almeno passabile.

Giles de Ronsard, Barbara, Amerigo Montefuschi, alcuni personaggi di suoi romanzi, appartenendo all’aristocrazia. È facile creare i loro personaggi in questo status sociale? Per quali motivi?
Le lettrici vogliono sognare e gli eroi sono più accattivanti quando si muovono nel mondo dell’aristocrazia. Nei romanzi contemporanei però i miei personaggi sono persone del tutto normali. 

Inoltre, sempre incluso nei suoi romanzi in ville ottocentesche riflettono nelle placide acque di un lago del Verbano, per quale ragione?
Abito sul Lago Maggiore, chiamato anche Verbano, e sulle sue sponde venivano in villeggiatura nobili che nell’ottocento costruirono ville sontuose circondate da parchi e darsene per uscire in barca. Ho visitato queste ville e sono talmente belle da descriverle nei miei romanzi. 

Il paesaggio del lago e la tradizione  e la storia infondono un fascino inimitabile ai suoi romanzi d’epoca. Qualcuno di esse è stato adattato in una serie televisiva o un film?
Ancora no ma ne sarei felice. Anche vedere un mio romanzo trasformato in film in costume  o in uno sceneggiato è un sogno che inseguo da tanto tempo. Chissà  che si avveri presto…  

In L’angelo della notte la protagonista Maddalena Antelmi ha ereditato solo i debiti di suo padre e lo scopre alla lettura del testamento. Perciò si rassegna a sposare un uomo che detesta perché è ricco e può decretare la sua rovina sociale. I suoi libri sono destinati a un pubblico femminile o ai i lettori in generale? Nei suoi romanzi sono le donne vere protagoniste?
I mie libri sono destinati a chiunque sappia apprezzare una bella storia dove può trovare mistero, una trama avvincente e scorci del nostro passato storico. Ma ammetto che sì, mi piace mettere in risalto la figura femminile nei romanzi che scrivo. Fino all’epoca moderna le donne sono state subordinate all’uomo in quasi tutti i settori della società e mi sembra giusto dare loro la priorità. 

Le copertine dei suoi romanzi sono molto belle e artistici, ha partecipato nella sua preparazione?
No, ma mi è stata data l’opportunità di scegliere quella che preferivo. 

Molti dei suoi romanzi sono stati ristampati in Edizioni Mondadori, come nel caso di Sogni di vetro. Chi ha scelto i titoli riproposti, lei oppure l’editore? Hanno venduto più copie  le prime edizioni o le ristampe?
Sono stati ristampati quei mie romanzi che risultavano esauriti. Sono andate esaurite anche le riedizioni, con reciproca soddisfazione  mia e dell’editore. Devo precisare doverosamente che la terza ristampa di Sogni di vetro è uscita in edizione da libreria per la LeggereEditore e tuttora è disponibile in libreria.

Possiamo trovare nelle edizioni Emma books, Insegnami a sognare il suo primo e-book, il cui ricavato viene interamente donato a favore delle donne vittime di violenza. È un bella iniziativa, ce ne può parlare? Pensa che il libro digitale stia rivoluzionando il mondo dell’editoria?
In realtà Insegnami a sognare non è il primo mio romanzo in e-book. Anche Il talismano della dea, Harlequin  Mondadori, è in formato digitale, e Mondadori ha proposto in formato digitale le antologie Amori sull’ali dorate e Il falco e la rosa. Sì, credo che il libro digitale avrà un enorme exploit in tempi brevi. Il libro digitale è il futuro, e per quanto io ami il libro in cartaceo sempre più lettori nel mondo scaricheranno ogni genere di libro on-line.

Quasi tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati dalla Edizioni Mondadori, è stato importante per affermarsi nella sua professione  pubblicare con una grande casa editrice dall’inizio? Mondadori l’ha pubblicato in altre lingue diverse dall’italiano?
Esordire con Mondadori mi ha fatta sentire davvero privilegiata e continuare a pubblicare con questa casa editrice mi ha fatto crescere come autrice perchè ho collaborato con professionisti di prim’ordine. Purtroppo no, Mondadori non mi ha esportato come scrittrice e provo molto rammarico. Mi piacerebbe sbarcare all’estero e essere tradotta in un’altra lingua, come succede alle mie colleghe straniere. Dovrebbe esserci un vicendevole scambio di narrativa con gli altri Paesi, e non solo quasi importazione come avviene in Italia.

È redattore capo di una rivista che parla di letture romantiche, cioè Romance Magazine. Cosa può dirci di questo innovativo progetto letterario?
Che è una rivista unica nel suo genere. L’idea l’ha avuta Franco Forte, scrittore e editore delle collane Giallo, Urania e Segretissimo della Mondadori e direttore della casa editrice Delos. Romance Magazine è nata con l’obiettivo di sfatare i preconcetti ormai obsoleti che in Italia e solo in Italia resistono a dispetto delle vendite e delle belle letture che questo genere propone.    

E parlando di progetti letterari, hai in mente pubblicato un nuovo romanzo?
Presto, mi auguro. Ho appena finito L’altra scelta, romanzo ambientato durante la Resistenza della Seconda Guerra Mondiale. Più precisamente nel periodo che va dall’8 settembre 1943 alla Liberazione da parte degli Alleati. È una storia molto intensa che racconta la guerra vissuta attraverso gli occhi di un gruppo di donne. Sto inoltre lavorando al sequel di Chi voglio sei tu, di ambientazione Belle Epoque, che alle mie lettrici è piaciuto davvero molto.  

Dopo la sua lunga carriera  letteraria costellata  di successi, cosa diresti agli aspiranti  scrittori che desiderano pubblicare le loro opere in questo periodo in cui riuscire a farlo e davvero complicato?
Di leggere, leggere, leggere, e di affinare il proprio stile scrivendo, scrivendo, scrivendo. La gavetta è una scuola che non si può disertare. 

Potrebbe consigliare un libro per gli appassionati di De lectura Obligada?
Se posso fare la sfacciata, ne consiglio due: Sogni di vetro, disponibile in tutte le librerie e in vendita anche in e-book e on-line, e poi La vita che ho sognato, una storia contemporanea che piacerà alle persone romantiche, pubblicata da  edizioni Mondolibri.

Publicado el septiembre 14, 2012 en Entrevistas, escritores, Europa, Inicio, Italia. Añade a favoritos el enlace permanente. 5 comentarios.

  1. Bravissima Mariangela,ti leggo sempre volentieri:)
    Claudia G.

  2. Muchísimas gracias a ambas por confiar en nuestro trabajo. Sois grandes! 🙂

  3. Grandisima Mariangela. Toda una dama de las letras románticas. Y a DE LECTURA OBLIGADA, gracias por acercarla a los lectores en español. Un beso fuerte.

  4. Gracias, Alberto Berenguer, gracias De Lectura Obligada.
    Mariangela Camocardi.

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